Microsoft e Novell, il lato oscuro
Giungo in ritardo per scelta personale.
Ho preferito documentarmi, adeguatamente, prima di scrivere un commento non banale sulla vicenda.
L’accordo stipulato di recente è stato presentato come un evento fantastico, quasi rivoluzionario.
Una nuova era è iniziata? Non credo, affatto.
Il patto di “non belligeranza”, basato su un legame ambiguo e fortemente vincolante, colpira’ presumibilmente:
- tutti gli utenti di sistemi gnu/linux alternativi;
“What it really means is that customers deploying technologies from Novell and Microsoft no longer have to fear about possible lawsuits or potential patent infringement from either company.”
- le piccole e medie software-house che sviluppano applicazioni opensource.
“Microsoft announced today that it will not assert its patents against individual, non-commercial developers. Novell has secured an irrevocable promise from Microsoft to allow individual and non-commercial contributors the freedom to continue open source development, free from any concern of Microsoft patent lawsuits. That’s right, Microsoft wants you to keep hacking.”
Inoltre:
- è presente una possibile violazione di una clausola GPL;
” Finally, any free program is threatened constantly by software patents. We wish to avoid the danger that redistributors of a free program will individually obtain patent licenses, in effect making the program proprietary. To prevent this, we have made it clear that any patent must be licensed for everyone’s free use or not licensed at all.”
- l’azienda di Redmond dimostra un’avversione genetica ai reali formati aperti e trova una via d’accesso ad OpenOffice.
The customers win, sempre.
Ho fatto bene a dubitare, a caldo.
novel avrà sicuramente vantaggi economici, ma perderà di considerazione presso gli utenti linux
Soltanto il trascorrere del tempo potra’ mostrare quel che realmente accadra’.